Il titolo del post lo si può interpretare in due/tre modi:
Premetto col dire quello che in molti aspettano di sentire: Danse Sanglande è stato un flop.
Purtroppo me ne assumo l'intera responsabilità della riuscita, ho sviluppato tutto troppo in fretta e come al solito all'ultimo momento, le tavole avevano bisogno di più tempo di lavorazione. L'inesperienza mia, e per certi versi quella di Armanno sui bilanciamenti dei colori nel fumetto, sull' immediata leggibilità che dovrebbe saltar agli occhi è stata la risposta corale da molti Editor e non.
1.
Sulla cover non c'è che dire... molto bella la composizione e la colorazione con quel suo filtro vintage-paper ma per il resto non c'è storia: tutto da rifare.
Le tavole hanno un buon story-telling ma sono troppo scure, non si capisce cosa succede nelle vignette e poi: "che cazzo te ne fotte del vetro smerigliato, mettici un po di azzurro e via!" Matteo Casali è un grande... e forse ha proprio ragione!
2.
Ogni cartonato che attirava la mia attenzione con un'illustrazione da far paura... aprivo dentro ed aveva delle tavole una peggio dell'altra.
3.
Lo stand della Wanga Comics:
un plagio a Michael Turner e tutta la Aspen Comics (in questo caso neanche la cover è bella perchè è una copia).
I progetti così come stampati rimangono inutilizzati e portandoli per ore ed ore ad interminabili file al pavillon jeunes talents per le présentation de books con gli editori della Dargaud, Sandawe, La Boite à Bulles, Casterman... per poi proseguire al pavillon de Le Monde des Bulles dove c'erano le Major ad aspettarmi al varco per il massacro.
Lo stand della Soleil inutile dire che era il più figo quanto grande e tamarro allo stesso tempo ma non mi ci sono proprio accostato, invece dove mi è sembrato di esser entrato tipo alla "Bonelli" era nello stand della Delcourt dove con molto garbo mi hanno detto un arrivederci quando avrò dei tratti più maturi.
Il Giovedì finisce con un primo giorno di fiera molto magro.
Venerdì dopo altre 3 ore passate a vuoto ai "Giovani Talenti" (sempre perchè le file erano stratosferiche e l'editor alle 13 staccava per il pranzo), vado allo stand degli editori minori: "Le Nouveau Monde", ma mi rendo subito conto che la stragrande maggioranza dei prodotti da catalogo e quelli a cui gli editor mostravano interesse fossero le graphic novel.
Mi inventerò qualcosa a tema sicuramente...
Nel pomeriggio sembra muoversi qualcosa... ormai avevo capito che per destare interesse se non avessi avuto un progetto valido di almeno 10 pagine di materiale (4 tavole sono poche) e con tutto che funziona alla stragrande non avrei cavato un ragno dal buco, quindi mi propongo come disegnatore e girovagando tra gli editori alternativi finisco nello stand della belga: "La Grande Ourse" la quale pubblica il magazine"L'Inedit", mi presento e chiedo di parlare con qualcuno per mostrare il mio book sapendo che stavano cercando schetch di disegnatori italiani per uno speciale. Mostro il mio materiale e il Sig. Tony (molto gentile) e mi fa capire che gli interessano molto i miei disegni, mi regala una copia del L'Inedit: speciale Spagna (dove tralaltro trovo quattro pagine di David Lafuente) in modo da farmi capire il materiale che devo inviargli una volta approntato tutto.
Poi mi imbatto nella "Ego Comme X" la quale mi dice che non cerca disegnatori ma progetti graphic novel autobiografici. Subito ho pensato alle quattro tavole che ho già pronte a casa e una signora molto cortese mi dice che potrei mandarle per email il materiale... quindi forse fuori 2!
Nello stesso padiglione della Soleil c'era lo stand della Paninicomics dove ospitava la coppia Cebulski/Camuncoli per X-infernus francese, e la mia coscenza mi trattiene dal mostrare i miei disegni pensando al prossimo appuntamento con MantovaComics.
Il mio tour finisce di sabato con l'aver trovato tre artbook interessanti ed aver raccolto 10kg di cataloghi per prepararmi all'anno venturo.
Una cosa è ben chiara della situazione attuale e gli editori ce lo hanno fatto capire bene:
Mandare tutto il materiale via email: progetti, tavole di prova, soggetti... poi faranno sapere loro.
Tutto questo mi è servito come esperienza, l'anno prossimo sarà diverso!
Arrivederci ad Angouléme 2011!
Qualche scatto quà e là...
Le vignette disegnate sui muri e le finestre con le persone dentro erano bellissime!
e per finire le foto di Sabato...
Anche io voglio arrivare a 70 anni e passa come Jean Giraud...
Le foto che mi rimarranno scolpite nella memoria:
1. Il Bancomat della pizza!
2. Lo STRONG BACON del Quick.... (2 volte il McBacon)
3. Quello che ha davanti la mia amica Valentina: Amazing Fantasy #15 e ben due Spider-man #1 originali...
Se cercate bene si trovano altre pietre miliari tipo due copie di Fantastic Four #1...
Buona ricerca!!!
;)
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