sabato 12 febbraio 2011

E' morto il Crisis Store... Viva il Crisis Store!!!

Perchè questo titolo? Qualche amico potrebbe stranirsi e qualche nemico prendermi per idiota ma nonostante tutto sento di dover dire qualche parola, perchè ne ho tutti i diritti per farlo.


Oggi Sabato 12 Febbraio viene segnato un passaggio fondamentale alla prosecuzione di un'attività commerciale la quale senza il sottoscritto non avrebbe MAI avuto ragione di esistere.
Certo, l'idea è stata fondata con altre due persone ma senza i sacrifici economici del medesimo (svariate migliaia di euro), queste idee non si sarebbero potute concretizzare.
Oggi come oggi mi sento un po come Mauro Repetto, autore dei pezzi più belli degli 883 con la sfiga di essere il cazzone di turno che si è fatto inculare popolarità e fama... ma la differenza tra me e Mauro Repetto che lui aveva messo tutto per iscritto, io mi sono fidato esclusivamente sull'amicizia. Come è andata a finire?
11 mesi dei quali passati ad occuparmi di tutte le prassi burocratiche per autorizzazioni, richiesta prestito d'onore, ricerca e fitto locale e successiva apertura dell'esercizio commerciale.
Feci le valige e me ne andai dopo l'ennesimo litigio con uno dei "soci" a causa di sue furiate psicopatiche ed ennesime situazioni finite nell'assurdità della concezione umana... Intanto, spese di avvio sostenute tutte da me e rimborsate pari a circa il 7% della somma stanziata per ragioni che non vi sto a raccontare perchè ci vorrebbe un libro.
Perchè parlarne?
Perchè il Crisis Store è un figlio a cui ho ceduto volontariamente l'adozione. "Coglione" voi direte, beh, le ragioni sono state molteplici e se l'inculata alla fine l'ho presa io è solo merito di amici che credevo fratelli ma che si sono poi rivelati degli ipocriti opportunisti. Fortunatamente mi sono allontanato da questi individui i quali ancora oggi hanno il coraggio di screditarmi su basi infondate dando soltanto alito a chiacchiere di paese.

Ammetto di aver odiato il Crisis Store, come un figlio che scopri a farti del male in casa, e per un periodo ho cercato di restituire la medesima "faccia gialla" che mi si poneva ma non ho resistito, non ero come loro, e me ne sono andato per sempre.
Ricordo ancora la passione e l'impegno che impiegai, dovevo portarlo con la mano a fare tutto, ovviamente non era in grado di fare un cazzo da solo trovandosi a delegare sempre agli altri. Visto questo mi si d'impegno nella cura di tutto: dalla scelta dell'arredamento agli accordi da prendere con i fornitori fino al disegno del logo, alla creazione delle locandine a colori per l'inaugurazione. Ricordo ancora i volantini sparsi in giro per la città, sogni ed ambizioni mandate a puttane da una emerita testa di cazzo. L'ignoranza è il male peggiore che affligge l'uomo oggigiorno... e purtroppo esistono dei casi oltre l'umana comprensione a cui avevo posto delle eccezioni, dei forse, dei ma... ma non c'è niente da fare.  
Ad oggi il Crisis Store muore dopo poco più di cinque anni di vita superando difficoltà economiche solo grazie ad elementi da spolpare come il sottoscritto, quindi passando sotto l'ala di un'altra famiglia da cui prende un nuovo nome.
Ma le fondamenta rimarranno sempre quelle che inizialmente ho fissato io, ad oggi c'è tanta gente che dovrebbe ringraziarmi ma invece sputa nel piatto che gli ho servito a tavola.
Questa potrebbe suonare come uno che sta rosicando ma non è così, la differenza che c'è sempre stata tra me e il "socio" è che ho sempre avuto l'occhio più lungo del suo e questo nuovo passo dell'ex Crisis Store è un coltello passato col manico dalla parte del nuovo arrivato. Questa cosa per me si chiama Karma e ne sono felice.

Una cara amica mi disse: "Ed io andavo a vedere la faccia di quello che nella vita non ha saputo fare un emerito cazzo e che non si merita niente ne come persona ne come commerciante? E nella frase sono stata pulita ed educata". La stima nei confronti di questa donna è salita a +10! 
Beh... tutti torti non ha sapendo tutti i fatti a cui riferisce la freddezza di quest' esclamazione, questa cosa mi rasserena, non mi fa sentire solo in questa mia ottica di vedere le cose.

Esiste un detto: La miglior vendetta è il perdono. 
Proprio perdonando il mio passato e cambiando vita ho saputo prendermi la mia vendetta, l'indifferenza a quanto accaduto negli ultimi quattro anni al "mio" negozio è stato vitale per la mia rinascita.
Sinceramente devo ammettere che se è riuscito a spravvivere sino laddove oggi si trova è esclusivamente merito di una donna che ha saputo dare la giusta spina dorsale (la sua?) al negozio per poi ritrovarsi con un pugno di mosche come me.
Ora il passo falso del Crisis Store suona come un effetto "Ritorno al Futuro". Le menti che decidono sono nuovamente più di una, così come tutte le altre cose. Un nuovo matrimonio dove l'ex socio non potrà più permettersi di usare metodi spavaldi per avere la voce più grossa come accadeva in passato, come inizierà ad essere un soggetto scomodo ci vorrà molto poco per risolvere il problema alla radice e ritrovarsi con il sogno di una vita perso per la propria ignoranza.
Chi si sente chiamato in causa potrebbe pensare che siano solo mie paranoie e che io non so nulla di cose che realmente sono successe... ma a me sono bastati 11 anni per imparare a conoscere bene l'albero dal suo frutto.

Caro Mauro Repetto, mi hai aperto l'ispirazione tu per questo post, il coraggio di urlare al mondo la verità come giusto che sia, i meriti a chi spettano meriti ed elogi a chi ha saputo sostenere un peso con le difficoltà che ne causa. Quanto mi ha fatto pena Max in quei commenti ma è da apprezzare per la sincerità che si legge tra le righe: l'ammissione che riconosce i meriti di chi ti ha portato al successo.

Io in tutti questi anni non sono mai andato a cercare qualcuno che mi dicesse in faccia un grazie ma nemmeno volevo che mi si dicesse alle spalle che io me ne sono andato perchè ho fatto 13 al totocalcio. I soldi che mi sono stati "sottratti" li ho sudati fino all'ultimo centesimo e visto che non ne ho mai richiesti indietro perchè trattare con persone del genere è meglio perderle che trovarle, io al loro posto starei zitto e terrei la coda tra le gambe... perchè dopo tutto se sono usciti i soldi per fondare la nuova società ce n'erano anche per saldare i debiti col sottoscritto (o li starà piangendo qualcun'altro stavolta?).
Ma questa è pura utopia per dei cervelli del genere, quindi mi sto come sto e dove sto...e su tutto questo col rischio di risultare patetico sento il dovere di sfogarmi come mi pare e piace, soprattuto oggi.

Oggi suona la campana del tuo funerale "mio" Crisis Store, una morte giusta e per una giusta causa... Partito col piede sbagliato, guidato inizialmente da persone incompetenti, stressate, frustrate e che fino a quel giorno non avevano subito il potere maligno che i soldi fanno alle persone.
Una vita vissuta arrancando per la maggiorparte del tempo nonostante volendoti sopprimere dopo solo 6 mesi di vita, hai trovato un padre che ormai sei la sua sola ragione di vita e che senza ne sarebbe finito. 


Non ho mai cercato di riconciliare il rapporto col "figlio abbandonato" perchè io sono coerente con me stesso (e non il contrario come mi si dice) ma il rispetto che dovevo portargli l'ho serbato alla sua chiusura. 
Vai... verso una meta che ti auguro di non ritornarci più. 

E' morto il Crisis Store... viva il Crisis Store!








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